Covid 19 le mutazioni


27 dicembre 2020
Covid 19 le mutazioni!

Le notizie si susseguono a ritmo incessante, infezioni, contagi, terapie, vaccini e purtroppo i decessi. Informazioni concordanti e discordanti, polemiche, suggerimenti e opinioni, articoli allarmistici contro le pubblicazioni di fazioni negazioniste che gridano al complotto o a teorie tutt'altro che attendibili e realistiche.... tutto rimbalza in una confusione totale. I canali televisivi e radio inondati con interviste e conferenze stampa che invece di affrontare il tema con professionale distacco, alimentano quella situazione disordinata dove tutti urlano ma nessuno riesce a sentire niente e ovviamente a capire ancor meno! In molte nazioni del mondo gli scienziati hanno individuato nuove mutazioni dal ceppo originale del 
Covid 19.... è forse ipotizzabile che sia una medesima mutazione diffusa dalla globalizzazione? Non dimentichiamo che la libertà di movimento non è solo limitata all'uomo, ma gli scambi commerciali con navi e aerei potrebbero averla diffusa. Per esempio quando in Europa si diffuse la zanzara tigre, fu ipotizzato che potesse essere arrivata nascosta tra i carichi di copertoni d'automobile provenienti da paesi tropicali. Tuttavia, è presumibile che ogni mutazione abbia piccole peculiarità che la differenziano? Domanda interessante! Se fosse un cambiamento dello stesso tipo nonostante le distanze, si tratterebbe di spendere nuovamente qualche miliardo di sterline, dollari o euro per avere un altro letale vaccino, se il virus però avesse compiuto un'evoluzione in base al territorio e alla zona climatica, avremmo da combattere una vasta gamma di virus nuovi (estremamente interessanti da studiare scientificamente, ma difficilmente contenibili dal punto di vista medico)!!!  Fino a qualche mese fa per strada era possibile vedere una buona varietà di rifiuti, prevalevano i pacchetti di sigarette vuoti, fazzoletti di carta, lattine e bottiglie vuote.... attualmente per strada è possibile vedere con maggior frequenza mascherine di tela colorate e chirurgiche lasciate cadere o perse ecc. Per non parlare della situazione più melodrammatica, uscire di casa per andare a fare la spesa, arrivare a metà strada e accorgersi d'aver dimenticato la mascherina appesa proprio alla porta di casa... Inizialmente le autorità (seguendo le normative sanitarie), avevano autorizzato l'uso di mascherine “...fai da te” anche cucite a mano. Per dare un tocco personale molte mascherine sono realizzate con tessuti colorati o arricchiti da disegni e motivi originali. Ho letto un articolo non molto tempo fa, pare che le autorità vogliano proibire l'uso di qualsiasi maschra artigianale, affermando che, priva del filtro (a differenza di quella chirurgica) non protegge gli altri da un'eventuale contagio per via aerea... È innegabile che la pandemia provochi non trascurabile preoccupazione, ma ad alimentare e ingigantire il problema, si aggiunge anche il fatto che in una situazione così caotica, dove illustri scienziati, medici e virologi hanno già grossi problemi di orientamento, chiunque vuole parlare di virus e contagi, nei programmi televisivi, nelle rubriche ecc, una superficialità che accentua paure, timori e fobie fin troppo spesso inutili e infondate, è la classica situazione delle chiacchiere da bar, magari dopo il quarto o quinto aperitivo a stomaco vuoto... Molti americani quando cominciò a diffondersi il virus, corsero ad acquistare armi e pallottole, più le persone hanno paura più determinati mercati guadagnano, anche se la domanda sorge spontanea, pensavano di poter sparare al virus se l'avessero incontrato? ... in altri posti del mondo c'è stata la corsa all'accaparramento di carta igienica!!! La cosa più triste relativa al primo Anno Covidi, è legata al fatto che, pur avendo capito che è un virus, televisione, radio, giornali e riviste, non parlano di molto altro...  personalmente l'argomento mi annoia ormai! Chiunque, medici, scienziati, ricercatori e virologi rilasciano interviste, espongono idee, pareri e supposizioni di ogni tipo, tuttavia ascoltando con attenzione, troppo spesso non è possibile riscontrare punti di vista nemmeno simili, cosa significa? 

Opinione personale redatta da Angelo Meini

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