Lo squallido opportunismo dell'era moderna!
Uno
tra gli aspetti più "belli" percepibili quotidianamente nella società, è l'opportunismo; un'interessante
definizione tanto sintetica quanto lapidaria, potrebbe riassumere il
concetto in pochissime parole: -l'opportunismo, è il motivo che
spinge l'individuo a compiere determinate scelte, al fine di trarne
un ricavo, un beneficio o un vantaggio, di qualsiasi natura esso
possa essere. Probabilmente definire lo 'splendido' ambiente creato e
climatizzato dall'opportunismo col termine -squallido-, è una
reazione semplice, infantile e ingenua, se non addirittura solo
sistematicamente ipocrita! E' infatti un'abitudine elargire
definizioni e giudizi, senza aver lungamente analizzato le
caratteristiche di argomenti estremamente complessi e delicati; il
buonismo perbenista espresso dalla società, spesso in stretta
relazione con insegnamenti di matrice religiosa, manifesta le
caratteristiche categoriche del giudizio, successivamente, la teoria
del giudizio si trasforma nella materialità intrisa di sangue
dell'estremismo e del fanatismo. L'opportunismo è uno tra gli
aspetti più importanti dell'epoca che stiamo vivendo, vivere
costringe ad applicare ogni cinico teorema, la sopravvivenza nel
contesto concorrenziale della globalizzazione, deve privilegiare
proprio l'egoismo. Il benessere si ottiene solo sfruttando le
categorie sociali più deboli; sulle spoglie morali e umane
dell'umanità, sono stati realizzati i monumenti (anche simbolici)
più imponenti, importanti e rappresentativi, è innegabile, sono
bellissimi! Dare per avere, fin quando un individuo si può
'appoggiare' a mezzi, potenzialità e capacità che superano le
proprie , cercherà di mantenere un rapporto (frequentemente
'spacciato' per amicizia o altro) in modo continuo e assiduo
(talvolta con caratteristiche invadenti e assillanti). Quando per
svariate ragioni il motivo d'interesse svanisca, subentra
l'impellente necessità di cercare nuove fonti dalle quali suggere
energia e soluzioni, ritenute nuove o risolutive per la propria
esistenza. Purtroppo, di tanto in tanto compare la necessità di
ostentare per tentare di trarre un benessere morale offerto dal
paragone, è una magra consolazione potersi “ri-valere”
sull'esistenza di una persona vicina nel mesto raffronto tra stili e
scelte di vita: Il benessere ha introdotto anche questo tipo di
capriccio, -ritenere di poter azzardare un qualsiasi diritto sulla
vita degli altri-, tuttavia, la sfumatura 'migliore', è condensata
nel dettaglio non trascurabile che alcune persone convinte di questo
'presunto diritto', non esitano dal manifestare in modo più che
esplicito la propria convinzione. In alcuni casi esprimono la propria
opinione con malcelati atteggiamenti di superiorità, probabilmente
ritengono che manchi serietà negli interlocutori. "Facemmo
alcune foto ad una statua sul mare, mi fu detto di non usare quelle
immagini in modo tassativo" (sottintendendo ad un uso superficiale e
poco serio che avrei potuto farne), durante il viaggio di ritorno le
ho cancellate senza dubbio e senza guardarle! Dunque, ogni tipo di
utilizzo delle persone, qualsiasi applicazione possa esser fatta di
potenzialità esterne per soddisfare scopi personali più o meno
'vistosi', è definita opportunismo e non ha caratteristiche solo
negative. Sono esperienze che si ripetono in modo ciclico e in
modalità se non uguali, sempre molto simili. Dispiace dirlo ma è
più conveniente non abbassare mai la guardia, mantenere le distanze
in modo asettico forse conferisce un maschera (sociale) più
antipatica, ma offre l'opportunità di ridurre i rischi e le
conseguenze prodotte da un'eccessiva confidenza, in particolar modo
quando alcuni individui ritengono di conoscere chi, per caso o per
sbaglio, gli -orbiti- intorno! E' deludente rimanere vittima di
comportamenti dettati dall'opportunismo, è comunque un'esperienza
che impartisce grandi insegnamenti!!!
Articolo redatto da Angelo Meini
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