Network Marketing???



Il moderno e contemporaneo sistema denominato Network Marketing (ufficialmente nato nel 1934 negli Stati Uniti per distribuire gli integratori alimentari del Dr. Carl Rehnborg), non è altro che una 'variazione' legalizzata del più classico “Schema Ponzi”. La versione riproposta nelle vesti legali di Network Marketing o Multi-Level Marketing (Marketing Multilivello), comparve in Italia poco dopo il 1970, il fenomeno non fu contrastato nel modo adeguato, sebbene non ricevesse la fiducia popolare proprio a causa del suo instabile schema. I sistemi così detti 'solidali' in stretta relazione con catene di S.Antonio e similari o affini, si manifestano e palesano la loro “torbida” presenza proprio nei periodi di grande crisi economico-finanziaria. Nel fumetto che raccontava in modo ameno e spassoso le avventure di Alan Ford, Bob Rock e del N°1 (il N°1 era il vecchio rabbioso sulla sedia a rotelle), vicende ambientate nei primi anni del novecento nelle crescenti metropoli americane, ricorre frequentemente il riferimento ad una o all'altra 'Catena di S.Antonio' spesso raffigurata in modo simbolico ma emblematico da individui malmessi in fila indiana, non dimentichiamo che gli Stati Uniti erano rimasti vittime di Charles Ponzi (il geniale truffatore Italiano registrato all'anagrafe con il nome di Carlo Pietro Giovanni Guglielmo Tebaldo Ponzi, nato a Lugo il 03 marzo 1882-morto a Rio de Janeiro il 18 gennaio 1949). Il mondo che stiamo affrontando è stato cambiato e trasformato (condizionando il genere umano e la sua intelligenza) da truffatori e da affaristi senza scrupoli; la riforma Biagi (che ha drammaticamente stravolto tutto l'assetto della società Italiana introducendo -la certezza del precariato-, forse la associo a questo argomento a causa delle situazioni di generale instabilità che ha prodotto), non è altro che l'adeguamento di un sistema (ritenuto antiquato) ai contemporanei schemi speculativi spesso “truffaldini”. Lo schema del Network Marketing ha la prerogativa di aggredire il mercato in maniera feroce, rapidissima e capillare, ha solo mire espansionistiche perché ogni individuo deve sopravvivere e per continuare la propria “lucrosa” attività commerciale (in molti casi è solo ostentazione), in collaborazione col Network che ha scelto, è costretto a cannibalizzare voracemente (come un'invasione di cavallette) ogni tipo di potenziale o stimata risorsa umana. L'invasione del mercato di questi sistemi di vendita a piramide, ha velocità e modalità poco controllabili, la diffusione così rapida crea improvvisi fenomeni di 'stallo', la presenza eccessiva di distributori (se si tratta di prodotti) genera tipologie inflattive, emulazioni commerciali e battaglie concorrenziali che in breve tempo riescono a saturare i mercati, nella miriade di possibilità il prodotto finisce la propria parabola distributiva. E' un sistema di scambio che offre benessere ai suoi fondatori (che sono il primo anello di questa simil catena di S.Antonio), ma lascia chimere, illusioni, sogni e false speranze a coloro che seguono la “scia” di questa speculazione percentuale. Sulla pelle e le fatiche degli individui che succedono in 'cascata', i primi si arricchiscono e gli ultimi muoiono tra i loro stenti dopo sforzi “professionali” quasi olimpici (la situazione sociale e professionale è cambiata ed è in continua evoluzione, anche pessima). Il venditore normalmente parla ridendo e sorride continuamente, ha quel “ghigno” imbonitore stampato come una maschera di carnevale, è uno standard facilmente riconoscibile nelle persone che svolgono tale attività. La storia è lunga, così, partendo dalla storia della Catena di S.Antonio (a metà strada tra il paganesimo delle credenze e la religiosità della fede), osservando la proposta fraudolenta di Charles Ponzi (Carlo Ponzi), un rapido sguardo alle interpretazioni fumettistiche per giungere infine alle cause dell'anarchia albanese del 1997, è doveroso un riferimento a George Mendella (Giorgio Mendella), è importante menzionare Callisto Tanzi (del disastro Parmalat) e immancabile Bernard Madoff (ex presidente del NASDAQ). Nel periodo di crisi economico-finanziaria che attanaglia i paesi sviluppati, assistiamo alla ricomparsa di catene di S.Antonio che ripropongono schemi molto fedeli alle tipologie originarie. Le definiscono in molti modi : 'ruote della fortuna' o 'ruote della solidarietà', l'adesione a questo genere di soluzioni cela rischi inimmaginabili, le catene di S.Antonio non prevedono nessun tipo di documentazione scritta (è un'operazione illegale), se non c'è la possibilità di trovare altre persone da inserire nei successivi anelli della catena, la così detta 'ruota della fortuna o della solidarietà' ferma i propri ingranaggi, la staticità nel movimento di denaro liquido in questo caso provoca l'inesorabile perdita di ogni eventuale investimento (se così può esser definito), è inevitabile, sperando ovviamente che non abbia caratteristiche importanti! Non si può dar la colpa a S.Antonio, a Charles Ponzi o a chiunque altro abbia scelto di applicare una speculazione di tipo piramidale (anche “mascherata”), l'essere umano è vittima delle proprie debolezze e da secoli sono sempre le stesse, l'avidità è una tra le più distruttive!!!
Addirittura nei centri per l'impiego sono presenti annunci per reclutare giovani e meno giovani che continuino la propagazione a Catena di S.Antonio di questi edificanti "schemi Network"!
Ringraziamo quindi la società moderna e contemporanea per la situazione di delizioso precariato generalizzato e per la meravigliosa situazione mondiale instabile che stiamo affrontando, prepariamoci a vedere sempre nuove schifezze!

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