Climangoscia

 

Climangoscia


Scrivo quest’articolo con un pizzico d’amarezza e una certa nostalgia, ho vissuto molti anni sulle rive del Mediterraneo, durante l’estate andavo spesso sulla spiaggia. Ho smesso di andare al mare a metà del decennio compreso tra il 1980 e il 1990, uno di quei periodi estivi si rivelò insolitamente rovente, ricordo la potenza dei raggi solari, probabilmente il disastroso effetto dei cambiamenti climatici subì un’accelerazione in quegli anni! I pericoli in mare comunque erano relativamente pochi… c’era il rischio di calpestare una tracina o un riccio, nelle zone scogliere c’erano polpi, granchi e murene, un po' più a largo era possibile imbattersi nella verdesca o nella razza, ricordo con dolore il contatto con gli urticanti tentacoli delle meduse. L’inquinamento prodotto dall’uomo tuttavia era ben peggiore! Uscire dall’acqua maculati di petrolio o con un profondo taglio dopo aver calpestato una bottiglia rotta, ecc. ecc. Periodicamente quando il mare “stracca”, copre la spiaggia di tutto il litorale con detriti e sporcizia, sono tutti i rifiuti che la popolazione ha disperso nel tempo in fiumi e canali che si riversano in mare. Recentemente ho letto un articolo che avvertiva i turisti in procinto di recarsi in vacanza nelle località del Mediterraneo, in merito a tutta una serie di nuovi rischi presenti nelle acque del mare. Rispetto a sporadici casi eccezionali verificatisi in passato, pare che siano presenti alcune specie di pesci tropicali potenzialmente pericolosi, i serpenti marini hanno cominciato ad insediarsi in zone nuove, alcune specie pericolose di meduse sono state avvistate in grandi banchi. Per non dimenticare lo squalo bianco che è stato avvistato con maggior frequenza! Per fortuna ho smesso di andare al mare… Se provassimo a soffermarci per pensare, in un arco di tempo molto limitato abbiamo danneggiato l’ecosistema in maniera preoccupante. Per provare ad arginare il degrado dovremmo piantare cento alberi ogni volta che solo uno viene abbattuto, dovremmo usare l’auto meno e in modo più assennato, non dovremmo disperdere rifiuti nell’ambiente… in poche parole dovremmo imparare a rispettare il pianeta! Il genere umano è il boscaiolo idiota, in piedi sull’ultimo ramo più alto, se lo sta tagliando sotto i piedi!


11-06-2022

Angelo Meini


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