Assenteismo quotidiano!

Assenteismo quotidiano!

Uno tra i fenomeni di 'tendenza' del bel paese è l'assenteismo, consiste nell'allontanarsi dallo svolgimento delle proprie mansioni senza motivazioni valide, in altre parole, il lavoro è un contratto che deve essere adempiuto, se ciò non si verifica... il contratto si annulla!
Considerando gli effetti che la crisi economica ha prodotto negli ultimi quindici anni circa, e il fatto che non siano presenti concrete prospettive di possibili soluzioni (accettabili), continuano a far notizia le amare cronache di quotidiano assenteismo!
 L'inarginabile disastro economico continua a far chiudere industrie, ditte e attività a ritmo serrato ogni giorno, ciò incrementa problemi finanziari collettivi, oltre ad aggravare i disagi sociali che spesso si trasformano in drammi personali e familiari.
 Ormai, migliaia di persone non trovano lavoro, i giovani e meno giovani vivono l'esperienza della disoccupazione, quest'inedia forzata logora la psiche e devia i comportamenti; per questo i soggetti più coraggiosi sono costretti a cercare soluzioni occupazionali in altre nazioni, affrontando tutti i disagi dell'emigrazione. Per lasciare -definitivamente- la propria terra, i propri affetti e le proprie abitudini ci vuole coraggio... è comprensibile anche la scelta di non voler abbandonare tutto per “l'avventura”.
 Per questo, le domande naturali che scaturiscono dagli altri innumerevoli casi sono queste:
...ma questi signori, non sanno che sono fortunati ad avere un lavoro? ...ma queste persone non guardano il telegiornale? ...non leggono i quotidiani?
 Così, frequentemente il notiziario rende pubblica la notizia (non più molto nuova...), molti individui vanno sul posto di lavoro, timbrano il cartellino per abbandonarlo subito dopo e andare a fare qualcosa di strettamente personale, non si vergognano? non hanno paura? non pensano alle conseguenze istituzionali o alla rappresaglia dell'opinione pubblica?
 Ebbene, non c'è motivo di temere, il problema non sussiste dove l'impunità induce il miglior stato etico-morale, e garantisce la serenità coscienziosa più idonea per trascorrere una giornata di buon -non lavoro-!

Allora auguro a tutti coloro che compiono questa sana e lungimirante scelta...un buon 'non lavoro'!

articolo redatto da
Angelo Meini
09\07\2016



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